Informazioni aggiuntive
Marchio | D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) |
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Riferimenti al prodotto | http://www.agricoltura.regione.campania.it/Tipici/pdf/GUCE-piennolo.pdf |
Area di Provenienza della Materia Prima | Somma Vesuviana / Sant’Anastasia - Italia. |
Apporto Nutrizionale | Ortaggio con buon contenuto in sodio e potassio, seguiti da selenio, calcio, fosforo, ferro e zinco. Tra gli acidi organici si annoverano acido citrico, ascorbico e malico, mentre tra gli zuccheri semplici riducenti troviamo glucosio e fruttosio. Come polisaccaridi troviamo le pectine, le protopectine, la cellulosa, l’emicellulosa e la lignina, sostanze che conferiscono alla bacca resistenza e compattezza. L’ ortaggio fresco è ricco in vitamine quali la vitamina A, buona concentrazione di vitamina B5 e B6, vitamina C in quantità circa 3 volte rispetto al pomodorino giallo e vitamina K1 oltre a contenere molto licopene, clorofilla ed antociani rilevabili. |
Periodo di Trasformazione | Dalla prima settimana di Luglio alla quarta settimana di Agosto. |
Curiosità | Il famoso pomodorino del piennolo del Vesuvio D.O.P in Campania è considerato un’istituzione tanto importante da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano: si tratta di bacche di pomodoro di piccole dimensioni, tondeggianti, con una caratteristica punta alla base(mucrone) e hanno un sapore dolce-acidulo dovuto alla particolare concentrazione di zuccheri e sali minerali. Nella tradizione contadina essi vengono raccolti in estate e conservati legati ad uno spago attorcigliato a cerchio (pomodori da serbo). I grappoli di pomodorini così raccolti sono detti piennoli, dall’italiano pendolo per l’abitudine di conservali appesi alle soffitte delle case contadine. L’alta concentrazione di zuccheri, mai inferiore a 6.5 °Bx per disciplinare, è raggiungibile in quanto i pomodori sono coltivati in assenza d’acqua d’irrigazione.Il famoso pomodorino del piennolo del Vesuvio D.O.P in Campania è considerato un’istituzione tanto importante da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano: si tratta di bacche di pomodoro di piccole dimensioni, tondeggianti, con una caratteristica punta alla base(mucrone) e hanno un sapore dolce-acidulo dovuto alla particolare concentrazione di zuccheri e sali minerali. Nella tradizione contadina essi vengono raccolti in estate e conservati legati ad uno spago attorcigliato a cerchio (pomodori da serbo). I grappoli di pomodorini così raccolti sono detti piennoli, dall’italiano pendolo per l’abitudine di conservali appesi alle soffitte delle case contadine. L’alta concentrazione di zuccheri, mai inferiore a 6.5 °Bx per disciplinare, è raggiungibile in quanto i pomodori sono coltivati in assenza d’acqua d’irrigazione. |